I FIORI DI BACH NELL'ACCOMPAGNAMENTO E NEI DISTACCHI
Report dell'8 incontro de "Gli amici di Edward" - Relatore: Daniela Buvoli Scordamaglia
GLI AMICI DI EDWARD – 8° incontro – 7 maggio 2016
Daniela Buvoli, dopo essersi brevemente presentata e aver
raccontato come è arrivata a lavorare come volontaria e Counselor in Hospice,
ha spiegato quanto il tema dei distacchi sia presente nella nostra vita sin
dalla più tenera età.
La nascita, lasciare la sicurezza del grembo materno è
già essa stessa il primo dei numerosi distacchi che costelleranno la nostra
crescita.
Un bimbo molto, molto piccolo fluttua sereno e protetto nel
grembo materno, dove c’è calore, rumori ovattati, il conforto della voce
materna e nutrimento sempre disponibile
senza che si debba nemmeno chiedere. Immaginatevi cosa debba provare quando
questo benessere viene sconvolto da un improvviso capovolgimento e dalle prime
contrazioni, dal passaggio in un canale molto stretto che schiaccia la testa,
dalla paura della madre che egli percepisce, dal dolore e poi, dopo questo
terremoto fisico ed emotivo, il ritrovarsi in un ambiente più freddo, con luci
forti, maneggiato magari con poca delicatezza e persino schiaffeggiato sul
sederino affinchè il pianto gli stimoli il primo respiro, spesso allontanato
dalla mamma e messo in una culla da solo con odori, rumori, temperatura molto
diversi da quelli abituali.
Un distacco certamente assai difficile da superare per molti
di noi ma solo il primo di una lunga serie.
Ci sarà poi l’asilo, l’adolescenza, l’uscita dalla famiglia
per il matrimonio o per lo studio o per altri motivi, potrebbe esserci un
divorzio, un licenziamento o la pensione, la vedovanza, fino ad arrivare all’ultimo distacco: la morte.
Tutti i distacchi verranno affrontati, molto spesso, proprio
come è stata affrontata la nascita, così come i nostri genitori ci hanno insegnato,
bene o meno bene, ad affrontare i vari passaggi
e i vari distacchi.
Daniela ci ha parlato della Mamma-Ombrello, quella che
protegge in maniera assoluta ed esagerata i suoi figli non permettendo loro di
sperimentarsi nel reperimento di strategie per affrontare i problemi; la
Mamma-Pastasciutta che parte dal presupposto che tutto si può affrontare a
patto di nutrirsi sempre e comunque.
Nel momento dell’ultimo distacco spesso i parenti mettono in
atto una sorta di protezione del loro caro in fine vita mettendo in scena,
ancora, questi modelli.
Troveremo parenti che non vogliono che il loro caro venga
messo al corrente delle sue reali condizioni oppure quelli che insistono
affinchè il loro caro venga nutrito, anche quando oramai non solo non è utile
ma addirittura è dannoso, nell’illusione
che finchè la persona mangia, in qualche modo può continuare a vivere, non può morire.
Daniela ci ha illustrato alcuni dei Fiori che vengono dati
ai degenti ma anche ai familiari in alcune di queste occasioni, fermo restando
che ogni persona è un mondo a parte e che, di conseguenza, ognuno di noi
reagisce alle evenienze della vita in modi peculiari e non standardizzati,
anche negli ultimi istanti. Non esistono, quindi, i Fiori per gli ultimi
istanti bensì, come si ripete spesso nei corsi: i Fiori utili per
ciascun’evenienza della vita sono sempre tutti e 38 oltre al Rescue.
Dopo questa chiacchierata, Daniela ci ha offerto di
sperimentare con una induzione quali fossero le nostre reazioni e le nostre
emozioni immergendoci nel ricordo di un momento di distacco per noi
difficoltoso.
E ‘stata una esperienza toccante e profonda per ognuno di
noi, sono emerse tante emozioni, differenti e ad alto impatto, siamo riusciti anche
a sentire quelle parti del corpo in cui il dolore si esprime, siamo riusciti
tutti a contattare parti di noi sofferenti e bisognose di riparazione ed
elaborazione. Ognuno ha avuto ben chiaro
il mix di rimedi da prepararci, una volta tornati a casa, per riconoscere e
lenire queste parti, grati per aver visto, ancora, qualcosa di noi, magari di
inaspettato e ancora più grati per aver avuto la fortuna di conoscere l’opera
del dott. Bach, così preziosa.
Un ringraziamento particolare va a Daniela che ci ha sapute
guidare con fermezza ma insieme con delicatezza in questa esperienza!
Da oltre un decennio è volontaria presso l’associazione il Samaritano di Codogno ed è presente nel presidio ospedaliero di Casalpusterlengo per servizio in oncologia, hospice e domicilio. È facilitatrice in un gruppo di autoaiuto di famigliari caregivers di malati oncologici e nel fine vita. Con l’associazione La Ricerca di Piacenza è counselor presso il reparto infettivi dell’ospedale per i pazienti HIV.
"Gli amici di Edward" vuole essere uno spazio per simpatizzanti dei Fiori di Bach, più o meno esperti. Per condividere esperienze, chiarire dubbi, chiedere consigli.
Ci incontriamo una volta al mese per onorare quanto scrisse il dott Bach il 26/10/1936:
"Carissimi, sarebbe meraviglioso poter formare una piccola Confraternita senza ranghi o gerarchie, in cui nessuno di quelli che si sono votati ai seguenti principi sia considerato superiore o inferiore a un altro (...)"
Edward Bach, 26/10/1936
Per maggiori info: www.mariachiaraverderi.it
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